Palazzo degli Scalzi Sassoferrato, Piazza Antonio Gramsci, 5. Dal 7 Dicembre 2018 al 6 Gennaio 2019 La Mostra rimarrà aperta nei giorni di Sabato e Domenica, ore 15.30-18.30
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La Fondazione A.R.C.A. inaugura una mostra, dedicata alle ricerche in bianco e nero, di dueartisti emiliani, l’incisore Enzo Bellini e la pittrice Cristina Messora e del fotografo marchigiano Alessandro Gagliardini dal titolo “THE END”, a cura di Andrea Carnevali.
Le arti figurative sono sempre state fonte di stimolo per il cinema. Basti pensare allo stile diBacon nei titoli di testa di “Ultimo tango a Parigi” oppure alle suggestioni espressive di Hyeronimous Bosch in “Antichrist”.
La Fondazione A.R.C.A. inaugura una mostra, dedicata alle ricerche in bianco e nero, di dueartisti emiliani, l’incisore Enzo Bellini e la pittrice Cristina Messora e delfotografo marchigiano Alessandro Gagliardini dal titolo “THE END”, a cura di Andrea Carnevali.
Le arti figurative sono sempre state fonte di stimolo per il cinema. Basti pensare allo stile diBacon nei titoli di testa di “Ultimo tango a Parigi” oppure alle suggestioni espressive di Hyeronimous Bosch in “Antichrist”.
Nello SpazioArte espongono tre poeti solitari che hanno qualcosa in comune, ossia l’amore per la montagna.
La rappresentazione della natura e del paesaggio dei tre artisti ha una ispirazione cinematografica. C’è nelle opere esposte una certa attenzione nella costruzione scenica che non è assolutamente nuova, ma richiama la produzione di Turner oppure i paesaggi di Lorrain. L’elaborazioni delle immagini filmiche diventano curiose riflessioni sull’utilizzo della luce e del colore per i nostri artisti.
La fotografia di Gagliardini – che non riusciamo a conoscere interamente in questa occasione– ha un taglio cinematografico e i paesaggi urbani o naturali sono neri come il petrolio.Le sue immagini sono, del resto, l’incontro di diversi generi che ha assimilato, e a parte il cinema, ha rielaborato in uno stile personale. Il fotografo gli effetti speciali la tecnologia digitale che il cinema fa largo impiego.
L’artista vuole creare delle suggestioni forti per raccontare la solitudine dell’uomo contemporaneo. Non ci rimane allora che ritornare a vivere a contatto con la natura in ambienti lontani dalla civiltà industriale.
E’, invece, una scelta estrema per Cristina Messora dipingere la natura o la città in bianco e innero. Tuttavia, ella predilige la rappresentazione della montagna dove ha trascorso la sua infanzia o lo spazio urbano in bicromia perché simboleggia la capacità di discernere. La pittrice immagina la realtà, ma si propone rigorosi obiettivi tecnici perché il risultato finale porta l’osservatore in un altro spazio, ossia quello interiore e personale.
Le acqueforti di Enzo Bellini sono il frutto della ricerca di uno spirito colto, difficile ed intellettuale che osserva i modelli del passato perché spinto dal desiderio di perfezione e di emulazione, perciò sperimenta diverse tecniche esistenti per raggiungere il risultato finale.
La vernice, che ricopre la lastra, non oppone nessuna resistenza alla punta d’acciaio. Bellini ha insistito nelle prove di stampa e ha tentato di raggiungere con il metallo risultati sempre più perfetti, riproducendo la matrice incisa col bulino o con la puntasecca, e adottando morsure multiple nella ricerca di nuovi effetti tonali.
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Per fortuna, non accade sempre. Ѐ la simulazione di un museo del Surrealismo intitolato “Viaggiare con una storia…” allestito all’Ufficio turistico Iat di Ancona. Qui si sognano diverse cose. Libri, quadri, sculture, opere su carta e fotografie, esposti per qualche giorno, purché “contengano un barlume di nuovo”, per dirlo con le parole di Piet Mondrian, comparse su “De Stijl” nel 1924. Perché? Da un lato per esporre, in uno spazio mai utilizzato prima, diventato contenitore d’arte. Dall’altro per liberare la fantasia di quattro marchigiani Walter Guido Armeni, Cristina Messora, Rosetta Del Prete Migliarini, Alessandro Gagliardini che hanno una “specie di preferenza” per l’innovazione e il superamento dei modelli, già, sperimentati. L’evento è stato curato da Andrea Carnevali ed hanno collaborato Alessandro Posanzini e Massimo Berti. [Read more…]
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Il Comune di Mirano, Mirano Cultura, l’Associazione Culturale “Civico5” ed il Circolo Fotografico “L’Obiettivo” di Dolo, presentano: “MIRANOFOTOGRAFIA” L’evento, alla sua terza edizione, si propone di arricchire l’offerta culturale di Mirano e dei territori della terraferma veneziana con un progetto che si rivolge al pubblico degli appassionati di fotografia, aperto alle infinite occasioni di dialogo con la realtà che questo linguaggio offre. Tema della manifestazione: “LUOGHI DI OGNI POSSIBILE REALE”.
La manifestazione fa parte degli eventi riconosciuti FIAF (Riconoscimento 04/17).
Mirano Fotografia – Lettura Portfolio 2017
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La 66^ edizione della Rassegna Internazionale d’Arte/Premio “G.B. Salvi”, in programma dal 1° ottobre al 13 novembre 2016, si conferma come evento di assoluto rilievo nel pur vasto panorama nazionale delle arti visive, per la presenza di grandi Maestri, di autori di consolidata esperienza e di giovani talenti emergenti, sia italiani che stranieri. Il prestigioso evento espositivo ospita, come consuetudine, opere di pittura, scultura, illustrazione, grafica, fotografia e altre forme espressive.